Descrizione
Zone
Zone, in dialetto Su, ha circa 700 ab. e sorge diviso in tre frazioni o terre in una conca ellittica colll’asse minore di circa 800 metri e il maggiore, nella direzione N. S. di circa 1600, all'altezza di m. 700 s. m. – Intorno alla campagna, coltivata a cereali e a prati d'un verde smeraldo, si curvano le pendici del Guglielmo e della Corna dei Trentapassi.
È degno d'esser visto, ma è in posizione infelicissima, un Sepolcro di Cristo con parecchie figure in legno di grandezza naturale, opera d'un Fantoni.
Ebbe l'industria della lana prima di Marone e di Sale, quando la strada dalla riviera bresciana per la Vallecamonica era la sua mulattiera che scendeva a Pisogne. Ora di quell'industria lassù non rimane traccia e della strada rimane il bel tronco che dal paese per una valletta tutta prati, boschi di larici e ruscelli, con una sorgente ottima presso la Chiesetta del Desgiolo, mette al valico della Croce (m. 918 s. m). Di qui splendida vista della parte superiore del lago, della Val Cavallina col lago d'Endine, della Val Seriana coll’altipiano di Clusone e, salendo un poco, della Valcamonica fino all'Adamello. Il sentiero che da questo punto scende a Pisogne è un po' faticoso; si capisce che l'antica strada andò distrutta.
A Zone farebbe ottima prova una stazione estiva, perché offre in vicinanza al piano lombardo, i vantaggi di un’alta vallata. Ha acqua abbondante distribuita in fontane pubbliche, e potrebbe benissimo avere il suo stabilimento idroterapico.
Il bravo Almici Francesco, mentre va migliorando la sua Trattoria Alpina in paese, ha avuto la felice ispirazione di costruire un 'osteria rifugio quasi sulla vetta del Guglielmo. […] Può dare alloggio a più di 30 persone.
[…] Una gita al Guglielmo si potrebbe fare così: Pernottare a Marone, o meglio a Zone presso la trattoria Alpina o presso l'osteria del Sig. Maffolini; incamminarsi di buon mattino per la Valle di Gasso con o senza guida e cavalcature, avere in tasca da fare uno spuntino ; in ore 5 da Marone e in meno di 4 da Zone si giunge al Rifugio, passando per la Malga inferiore dove è sorgente freschissima, e Malga superiore, dove si trova ottimo latte e burro (Capi di bestiame in pastura circa 200; le malghe sono amministrate dal Comune di Zone); non avere paura dei cani, che abbaiano, ma non mordono; sigari o tabacco sono graditissimi dai mandriani. Dal Rifugio al Castel Berti (in. 1950) si va in un quarto d'ora; in vicinanza verso oriente si trova l'edelweis, il rododendro (alpenrosen) è sparso da per tutto, non manca l'arnica e la genziana.
[Da dott. Bernardo Sina, Guida del lago d'Iseo illustrata con 35 incisioni e carta geografica, Bergamo, 1896]