La toponomastica maronese – lettera Q
Roberto Predali
Quini, cascina
Nella mappe del 1808 e del 1842 Quini è la denominazione della cascina Guì - mappali 1213, 1214 (solo nel 1808) e 1216 (edificio e terreno nel 1808 e 1226, solo l’edificio nel 1842) - posta, a Est di Marone, tra la Madonna della Rota e le Piane. Nel 1898 la cascina, con i mappali 1213, 1635 e 1226 è denominata Guì.
Nei documenti dal 1600 alla fine del 1700 - non compare nel 1573 - la località e la cascina sono dette Guì: nel 1641, la più antica citazione del fabbricato, alla partita di Battista Ghitti fu Salvatore si legge: «un’altra [pezza di terra] arradora, et parte lamitiva in contrada di Guij di tavole vinti cinque. Un fenile sopra la stalla di Battista Gitti nella detta contrada». Nello stesso anno i fratelli Guerini fu Domenico hanno: «Un’altra pezza di terra montiva in contrada di Aiguine, di tavole cinq:ta cinque. Nella detta pezza di terra vi è una staletta con feniletto sopra».
Nel 1785 il toponimo si ripete più volte anche nelle varianti Guine e Guini.
Oggi la cascina è costituita dai mappali 5254 e 5324.
§~ Guina = Turdìna = Aivina = pispolone, uccello notissimo [Gnaga].
Guina = specie di ciliegio [Du Cange].
La forma più antica potrebbe essere Aiguine con passaggi successivi Aiguine→Guine→Guini→[Quini]→Guì.
Aiguine è analogo a un gruppo di toponimi di Zone - Punta Aiguina, Malga Aiguina, Rócol de Aiguina - riconducibili non solo a non solo a Guina e Aivina = Pispolone ma anche ad Agola, Agolina = Poiana = Nibbio, a Bienno [Gnaga].