I Cristini: le notizie più antiche
Roberto Predali
Cristini in dialetto è Cristì.
Nell’estimo del 1573 sono titolari di partita otto Cristini, di cui due cittadini e sei contadini: heredi del q. messer Filippo di Chrisini partita 15 Cittadini - Heredi di Felippo di Cusini la partita e Beni de li heredi del q. messer Filipo di Chrisini citadino bergomascho et bresano chi habitamo in Riva da Solto la polizza -; Giovanni Francesco q. Giovanni Cressino, partita 16 Cittadini - Gio: Francesco q. Gio: Cressino la partita e Jovan Francesco fiolo che fù del q. messer Iovan Cristi bergamasco citadin de Bresa et di Bergamo per li beni quali o sul territorio de Marono la polizza -, questi primi due forse eredi del nobile veneto Nicolini de Cresinis de Panatis vivente a Marone nel 1400 [Monti della Corte, 1962]; Giacomo di Chresti, partita 38 e 94 Contadini; Stefano di Chresti, partita 92; Santino di Christi, partita 118; Antonio di Christini, detto il Todesco, partita 44; l’erede di Piero di Cristi, partita 33 e Domenico Cresti, partita 27 e 97.
L’intervallo di tempo tra i due estimi del 1573 e del 1641 è di circa 60 anni, ma il ripetersi dei nomi propri e dei toponimi ci legittima a ritenere che i legami parentali tra i vari gruppi Cristini sia stretto e, forse, riconducibile a due soli ceppi originari, di cui uno bergamasco, Iovan Cristi, padre dei due “cittadini” Filippo e Giovanni Francesco e l’altro contadino, locale, cui si rifanno tutti gli altri Cristini.
Nell’estimo del 1641 compaiono, quali titolari di partita, le seguenti famiglie Christini: Giovanni q. Giacomo partita 42; Giacomo q. Pietro partita 52; Cristino q. Santino partite 79 e 97; Pietro q. Francesco partita 83; Pietro q. Antonio partita 95; Stefano q. Giacomo e il fratello partita 98; Stefano q. Antonio partita 99; Giacomo q. Antonio partita 100; Giacomo q. Battista partita 102; Agata q. Francesco partita 104; i fratelli Giovanni e Domenico e nipoti partita 105; Antonio q. Francesco partita 107; Martino q. Giacomo partita 120; Giacomo q. Battista partita 227.
Cristini Giovanni q. Francesco partita 8 cittadini - erede del Jovan Francesco fiolo che fù del q. messer Iovan Cristi bergamasco del 1573 - affitta la casa di Pregasso al massaro delle sue terre.
Tutti le famiglie di Contadini Cristini dell’estimo 1641 abitano a Pregasso esclusi:
• Pietro q. Francesco Cristini della partita 83 abita a Marone, ha 40 anni ed ha due figli, Francesco di 5 anni e Battista di 1, quest’ultimo muore prima del 1641; possiede una casa e una fornace della calcina.
• Cristino Cristini q. Santino della partita 79 nel 1641: ha 65 anni e un figlio, Santino di 14 anni (che muore prima del 1641); abita in una casa con orto a Marone.
• Martino Cristini q. Giacomo (polizza 120) di 62 anni, ha un figlio, Antonio di 25 anni, sposato il cui figlio è Giacomo, di 4 anni; abitano una casa con stalla, fienile e corte a Collepiano.
• Cristini Giovanni q. Giacomo (polizza 45 nel 1641) ha 66 anni, non ha figli e abita in una casa con corte e orto ad Ariolo.
A Pregasso Giovanni Cristini q. Domenico - figlio del Domenico Cresti che ha la partita 27 nel 1573 - la cui partita 105 è collettiva con il fratello e i nipoti, costituisce un nucleo articolato composto di 4 famiglie conviventi con 11 maschi conviventi (famiglia multipla orizzontale); è composto da Giovanni di 70 anni celibe; dal fratello Stefano di 57 anni con i figli Francesco, Domenico, Giovanni Maria e Marco; dai figlioli del q. Marcho, fratello defunto di Giovanni, Domenico, Cristino e Giacomo e dai figli di Giovanni Maria, anch’egli fratello defunto di Giovanni, Domenico, Pietro e Giovanni.
L’estimo del 1785 è strutturato in modo diverso, rispetto ai due precedenti: non è indicato il numero di partita, è diviso tra contadini originari e forestieri e per frazioni; non compaiono i debiti e i crediti. Sono passati 114 anni dall’estimo del 1641, e l’unica famiglia di cui abbiamo continuità certa è quella “del Tedesco”, erede dell’Antonio di Christini, detto il Todesco con la partita 44 del 1573.
I Cristini nell’Estimo del 1785
Cristini Pietro q. Pietro Antonio
Cristini Giovanni q. Pietro d’Affre
Cristini, eredi q. Giacomo detto Matteo d’Affre
Cristini Antonio q. Antonio detto di Chiara
Cristini Giovanni Battista q, Giuseppe di Cristina
Cristini Antonio q. Pietro di Cristina
Cristini Giuseppe q. Francesco di Cristina
Cristini Pietro e Giacomo q. Lorenzo di Cristina
Cristini Antonio q. Francesco Falchettino
Cristini Pietro q. Marino del Gallo
Cristini Faustino q. Giacomo Signorello
Cristini Giacomo q. Francesco Signorello
Cristini Giovanni Battista q, Pietro q. Martino Signorello
Cristini Giovanni Pietro q. Antonio Signorello
Cristini Giuseppe q. Giovanni Battista Signorello
Cristini Giuseppe q. Giovanni Pietro Signorello
Cristini, fratelli q. Giovanni Maria del Tedesco
Nel Libro per le Famiglie compaiono, per soprannome,
Cristini Chiara Marone
Cristini Gallo Marone
Cristini Signorelli Pregasso/Ponzano
Cristini Signorelli/Margiacomo Pregasso
Cristini Signorelli/Virginia Ponzano
Cristini Le Signorelle Collepiano
Cristini Afre Pregasso
Cristini Falchèt Pregasso
Cristini Signorelli/Pastore Pregasso
Cristini Signorelli/Vittoria Pregasso
Cristini Tédesch Pregasso
I Cristini di Chiara - famiglia nucleare n° 18 nel Libro per le Famiglie, la partita, nell’estimo del 1785 è a pagina 13v - si estinguono nel 1819 con la morte di Antonio di Antonio, abitante in contrada del Botto; suo fratello Pietro Giacomo abita a Vello.
I Cristini della Cristina - famiglia nucleare - compaiono nel Libro per le Famiglie, senza soprannome, a pagina 181 come abitanti di Ponzano: a Giovanni Battista q. Giuseppe della Cristina è intestata la partita dell’estimo 1785 a pagina 67v. La famiglia si estingue nel 1798 con la morte di Giovanni Battista di 48 anni, celibe.
I Cristini del Gallo - famiglie esistenti ancora oggi con le varianti nei soprannomi Gal e Galì - sono documentati nel Libro per le Famiglie alla pagina 12 - famiglia n° 10 di Marone - e nell’estimo del 1785 alla pagina 16v. Il soprannome deriva probabilmente dal toponimo Gallo, Gallino o Gal - proprio di una contrada di Marone capoluogo che si riscontra negli estimi dal 1573 - dove, nel 1785, Pietro q. Martino abita. La casa è descritta come un fabbricato con corte, tre stanze al piano terra, tre stanze al primo piano “con loggia sopra, et sotto”, solaio e tetto in coppi e stalla di recente fabbricazione. L’abitazione è limitrofa a quella di Ludovico Guerini e dei fratelli Almici ed è delimitata a Nord e Ovest “dalla strada”: nella mappa del 1808 pare essere il gruppo di fabbricati (oggi vi è il Municipio) con i mappali 33, 34 e 35 (i mappali 36 e 38 sono orti). Nel 1573 la casa era abitata dai figli di Michele Cassia dai cui gli eredi Ludovico Guerini (mappale 34), con il Cristini (mappale 35) e Tommaso Almici (mappale 36) hanno acquistato l’edificio.
Pietro Cristini del Gallo [1735-1805], figlio di Martino e Teresa Guerini dei Marc’Andrea di Vesto, si è coniugato due volte: con Margherita Guerini - matrimonio sterile - e, nel 1767, con Laura Cristini [1747-1813] da cui ha un solo figlio, Martino [1767-1831].
Nel 1785 coabitano Pietro con la moglie e il figlio Martino [1776-1836] - e i fratelli Antonio sposato con Maria Guerini dei Berardino [1738-1802] (che non ha figli) e Carlo, celibe. A questa data è una famiglia multipla orizzontale. Nel 1793 Martino si coniuga con Domenica Bontempi dei Michècc [1774-1834] da cui ha 9 figli, tra il 1894 e il 1817, e la famiglia diviene estesa, per tornare nucleare nel 1813 quando, ultima della sua generazione, muore la madre Laura Cristini. È, poi, nuovamente estesa dal 1833, quando si coniuga Carlo di Martino; diviene multipla orizzontale nel 1835, dopo la morte della madre Domenica Bontempi, quando si sposa Pietro, fratello di Carlo. Il ciclo della famiglia, dal capostipite Martino al 1835, è, dunque: Nucleare-Multipla orizzontale-Estesa-Nucleare-Estesa-Multipla orizzontale.
Le prime notizie certe relative alla famiglia Cristini detta Signorelli si trovano nell’estimo del 1641: “Giaccomo q. Battista Chrestino [possiede] una casa di corpi duoi terranei con stalla, fenile sopra con un poco di corte avanti in contrada di Pregazzo […] con tavole trei di terra hortiva appresso dette case”, paga un livello perpetuo alla parrocchia di Marone su un capitale di 30 lire; possiede inoltre due stalle - una in Gambalù e l’altra in Aiguine - e ha terreni per un’estensione di 5,60 piò (1,87 ettari), suddivisi in 20 appezzamenti. Nel 1641 ha 44 anni e vive con la moglie e i due figli Giovanni Battista (6 anni) e Antonio (5).
Nel Libro per le Famiglie i Signorelli iniziano con Giacomo fu [Giovanni?] Battista di Pregasso che è coniugato con Elisabetta Guerini dei Carossa.
I figli sono:
• Pietro [1677-?] che si separa e va a vivere ad Ariolo, famiglia n° 7 Ariolo pagina 160, famiglia nucleare che si estingue nel 1820 con la morte di Giovanni Battista “figlio amente [demente, ndr]” di Pietro q. Marino q. Pietro;
• Giovanni [1683-?] che - pur allontanandosi dalla casa paterna, costituendo la famiglia nucleare detta del Pastore - vive a Pregasso, famiglia n° 3 di Pregasso pagina 94, che si estingue nel 1800 con la morte di Giuseppe q. Giovanni;
• Giacomo [1691-?] che si trasferisce a Ponzano e continua la famiglia che, da un certo momento, sarà detta della Virginia;
• Francesco [1699-?], famiglia n° 13 di Pregasso pagina 108, separandosi dalla casa paterna dopo il matrimonio con Santa Ghitti del Gotard, costituisce la famiglia sempre nucleare dei Margiacomo di cui si hanno notizie per quattro generazioni e che si estingue con la morte del celibe Francesco primogenito di Battista q. Marco Giacomo (da cui il soprannome) q. Francesco;
• Antonio [1681-?] e Battista [1686-?] vivono nella casa paterna.
Nel 1785 Faustino q. Giacomo dei Signorelli - unico figlio di Giacomo e di una certa Fiore di Sale Marasino, famiglia n° 12 di Ponzano pagine 189, 200, 201, 202 - possiede una porzione della casa di Pregasso e dell’orto, una casa con orto a Ponzano del valore di 52 lire - acquistata dal “s.r Pietro Ghitti q.m s.r Gio: Paolo” - e 122 tavole di terreno (1,22 piò).
Faustino [1925-1803] si sposa in prime nozze con Virginia Facchi di Villongo da cui ha l’unico figlio, Giacomo, e in seconde nozze, quando ha 69 anni, con Domenica Pianetti di Sarnico, da cui non ha figli: da questo momento gli eredi della famiglia dei Signorelli di Faustino sono chiamati della Virginia.
Giacomo di Faustino ha nove figli - di cui tre femmine e l’ultimogenito nato morto - che nascono dal suo matrimonio con Giovanna figlia di Matteo Guerini dei Matteo; il primogenito Giovanni Battista è il padre di Luigi [1812-?], che giovanissimo pare iniziare, verso il 1823, la produzione di coperte. La parentela tra Giacomo Cristini e Matteo Guerini non è certo estranea alle future sorti laniere delle due famiglie (vedi in questo Rocco Giosuè Cristini, Cristì de Sura).
I Cristini del Falchèt - famiglia n° 2 pagina 93, sono riportate due sole generazioni - si estinguono nel 1796 con la morte di Antonio q. Francesco.
La persistenza di una famiglia è, in genere, legata a due fattori interdipendenti: l’essere una famiglia estesa e avere un reddito sufficiente al suo mantenimento. Soprattutto, l’essere, nelle varie forme, famiglia estesa garantisce che né mortalità infantile, né eccesso di nascite femminili e, infine, né separazioni e formazione di nuovi aggregati domestici possano intaccarne la continuità. È, altresì, evidente che avere un gruppo famigliare numericamente consistente richiede fonti di reddito equivalenti. Queste condizioni si riscontrano in quattro famiglie Cristini che ancora oggi vivono a Marone, i del Gallo, gli Afre, i Signorelli e quelli del Tédèsch.
Antonio di Christini detto il Todesco è titolare della partita 44 nel 1573; gli eredi di Giovanni Battista Todesco, nipote di Antonio, sono citati nell’estimo del 1641: è proprio con Giovanni Battista, sposato con una certa Maria, che inizia la genealogia dei Cristini del Tédèsch nel Libro per le Famiglie. I fratelli Cristini figli del defunto Giovanni Maria q. Antonio q. Giovanni Battista e di Caterina Crescini - 9 figli di cui 3 femmine - sono titolari della partita a pagina 47r, 47v, 48r e 84r dell’estimo del 1785.
È la famiglia con il soprannome documentato più antico di Marone e la cui storia genealogica è seconda solo a quella dei Ghitti di Bagnadore, che ha storia dalla fine del XV secolo, ma il cui soprannome è di poco posteriore al 1650: eredi del Tédesch cinquecentesco vi sono ancora oggi a Marone, anche se l’appellativo è obsoleto.
I Cristini, detti le Signorelle, famiglia n° 5 di Collepiano a pagina 126, si estinguono nel 1806 con la morte dell’ultima delle 4 figlie nubili - da qui il soprannome - di Giovanni Pietro q. Antonio.