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Predali Antimo Pea
I Predali, dai primi anni del 1900 a oggi, con Lorenzo Antonio, Tonino e Roberto, per tre generazioni, hanno documentato fotograficamente Marone.
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Predali Antonio Tonino
Tonino Predali, oltre alla fotografia, ama cantare, ballare, le zingarate con gli amici e la motocicletta.
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Predali Lorenzo Antonio Pea Catìa
Lorenzo Antonio Predali, adolescente, comincia a realizzare immagini in collaborazione con il fratello Battista, dopo che lo zio Lorenzo Ghitti di Bagnadore ha loro insegnato alcuni elementi di fotografia.
Le prime fotografie datate con precisione sono del 1904-5 – documentano lo scavo di una galleria della ferrovia camuna – e sono firmate «Fratelli Predali».
Ha lasciato oltre 14.000 negativi su lastra di vetro, in gran parte ritratti di maronesi -
Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia!
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratti alla Sardinata – 01
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratti alla Sardinata – 02
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratti alla Sardinata – 03
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratti alla Sardinata – 04
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratti alla Sardinata – 05
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratto di donna in cerca di nome – 01
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratto di donna in cerca di nome – 02
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratto di donna in cerca di nome – 03
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Ritratto di donna in cerca di nome – 04
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Riva Bortolo
Durante la Prima Guerra Mondiale è alpino del 5° reggimento e contrae una malattia che, nel 1920, lo porta alla morte. È citato nell’Albo d’oro dei caduti.
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Trentaquattro coppie in cerca di nome
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Turelli Luigi
Turelli Luigi Luigi Turelli [1884-1940] ha sposato Orsola Cramer [1984-1952]. Figli della coppia furono Martino e Livio detto Andrea. Turelli Luigi e Cramer Orsola -
Turla Giovanni Carzà
La famiglia è originaria di Montisola e il soprannome Carzà, deriva dal toponimo Carzano (Carzà in dialetto bresciano).
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Uccelli Giuseppe Folècc
La famiglia Uccelli è documentata a Marone dalla seconda metà del 1700.
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Ventinove pisognesi in cerca di nome
Il progetto è ricostruire la memoria con le immagini degli affetti dimenticati o sconosciuti per scoprire le proprie origini e la propria storia: uno dei mezzi è dare nome e cognome alle persone ritratte nelle fotografie.
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Zanotti Andrea Bafo
Andrea Zanotti Bafo di Antonio Maria [1899-1976] è operaio alla Dolomite Franchi e contadino.
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Zanotti Andrea fu Eugenio Nèdre
Nèdra, Nedròt in dialetto è l’anatra ed è il soprannome della famiglia.
Quasi tutti i maronesi hanno un nome, un cognome, il patronimico, il soprannome di famiglia e, spesso, il soprannome personale. -
Zanotti Emilio Milge del Bröl
Zanotti Emilio Milge del Bröl è sposato con Guerini Caterina dei Bongiöi.
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Zanotti Eugenio fu Andrea Tone Nèdre
Nèdra, Nedròt in dialetto è l’anatra ed è il soprannome della famiglia.
Quasi tutti i maronesi hanno un nome, un cognome, il patronimico, il soprannome di famiglia e, spesso, il soprannome personale.
Eugenio, come costume del tempo, ha preso il nome del nonno e, per distinguerlo da questi, il soprannome personale di Tone. -
Zanotti Giacomo dei Salvi
Giacomo Zanotti dei Salvi ha sposato Angela Zanotti delle Bréde.
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Zanotti Gioachino detto Gioaca dei Nèdre
Berardi Vittorio [† 1929], originario di Zone e possidente, è sposato con Celeri Angelina [† 1929] di Costa Volpino.
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Zanotti Pietro Pétet
Pétecc potrebbe derivare da Pétera che, in dialetto bresciano, è la pelle pendente sotto il mento, oppure da Pétecia, petecchia (macchia cutanea di piccole dimensioni, di forma irregolarmente circolare e di colore rosso vivo, determinata da emorragie circoscritte), che significava anche lentiggine.
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Zeni Giuseppe fu Emilio
Gli Zeni sono stati pionieri dell’industria tessile locale e, nel 1900 hanno portato l’energia elettrica nelle vie di Marone, installando il primo impianto di illuminazione pubblica delle vie del paese.
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Zorzi Luigi Ciba
Zorzi Luigi Ciba lavora alle Industrie Tessili Bresciane ed è il guardiano della villa Vismara.