La toponomastica maronese – lettera R
Roberto Predali
Ragni, Ragne, contrada di
Nel 1573: «Un’altra [pezza di terra] arad:a, vidata, uts:a [in contrada di Collepiano] cont:a de Ragni […] tavole cinquanta duoi». È denominata anche contrada Ragno e Ragne.
Nel 1641, nella località vi è anche un campo detto Raseguie.
Nel 1785 Tadino Bonfadini ha a Collepiano una pezza di terra chiamata Ragni «arradora, vidata, lumettiva, e corniva […] confina […] a mezodì la valle di piò uno tavole quattro».
La località è a Sud di Collepiano e della strada per Zone: è identificabile oggi con il mappale 2961, in cui vi era anche la sorgente detta Fontanì de Ragne.
§~ In dialetto bresciano, Ragn = ragno.
La famiglia Caccia era detta del Ragn.
Rai, contrada di
Rai, cascina
Località e cascina a Est di Marone posta lungo la Strada comunale detta della Croce (1842) poco prima della chiesetta di Sant’Antonio e di Croce di Marone.
Nel 1573 Giovanni Francesco Cressini è proprietario di una pezza di terra «prativa, boschiva, guastiva, montiva» di 5 piò; in una copia dello stesso documento è detta Araij. Non è citata nel 1641. È menzionata una sola volta nel 1785 riguardo a un appezzamento «montivo e prativo» con stalla fienile e cucina.
Dal 1808 a oggi è il mappale 1289.
§~ Apòcope di Arai, vedi.
Ranch di Sopra, Ranc, cascina
Ronchi di Sopra, Ronc, cascina
La cascina è a Nord-Est di Pregasso, sulla sinistra idrografica dell’Òpol, nel 1842 in prossimità della via Comunale detta Rango (oggi via Ronchi). È detta Ranch di sopra nel 1808, nel 1842 Ronchi di sopra e non è denominata nel 1898. Dal 1842 a oggi è il mappale 967.
Il toponimo Rango è negli estimi del 1573 e del 1785: nel 1573 è una «peza de tera in la contrada de Rango prativa castigniva grotiva chorniva […] de mesura pio 2 tavoli 30» e nel 1785 «una pezza di terra prativa, e castegniva in contrada di Rango […] di piò uno».
L’italianizzazioni del termine dialettettale ha deformato radicalmente il significato originario del toponimo, dal cinquecentesco Rango al contemporaneo Ronchi.
§~ In latino medievale, Rancere = Fetere = puzzare [Du Cange].
In latino medievale, Rancus = Rancidus = rancido, putrefatto, [Du Cange]; in dialetto bresciano Rans = rancido.
Ranch di Sotto, Ranch, cascina
Ronchi di Sotto, Ronch, cascina
A Nord-Est di Pregasso, sulla sinistra idrografica dell’Òpol, nel 1842 lungo via Comunale detta Rango e detta Ruk nel 1898. È detta Ronchi di sotto nel 1842. Il toponimo non è riportato nelle mappe successive. Nella mappa IGM la zona è detta Ronco.
Nel catasto del 1842 e del 1898 è il mappale 208; oggi è il mappale 5299.
Rango, Ranch, terreno
Nel 1573: «Peza de tera in la contrada de Rango prativa castigniva grotiva chorniva choerentia da sera il Comun et da doman il Chomun de mesura pio 2 tavoli 30». Il toponimo non compare nel 1641.
Nel 1785 a Pregasso vi è una pezza di terra arativa e vitata a ciglioni e boschiva detta Rango di 2,75 piò con stalla e fienile; è proprietà dei fratelli Cristini del Tedèsch.
Rango, Ranch, via
Oggi è un tratto di via Ronchi.
Nel 1842 è la via consorziale che si diparte da via Gambalone e che sale - dopo aver incrociato la Strada consorziale dei Ratti - a servire le cascine Ranch e Vittorie.
Nel 1898 è detta per un tratto via Ruk e poi via da Gabalone a Rangh.
Rassega, contrada della
Era la via-fulcro delle attività manifatturiere del capoluogo e comprendeva le attuali vie Makallè, Adua e Trento. Lungo il suo percorso vi era il mulino dei Guerini della Rassega, oggi Cristì de sota, la segheria comunale, poi mulino dei Guerini dei Mulini Nuovi, oggi Cristì de sura, e un frantoio.
In via Razzica, oggi in via Makallè, nel 1573, vi era la casa di Giovan Maria Maggi detto il Moretto, un ampio fabbricato con cortivo e brolo: è l’unica abitazione di Marone che ancora oggi sul portale conserva, nella chiave, uno stemma (che, non a caso, è un moro), che denota la ricchezza del proprietario. Infatti, il Moretto è comproprietario del forno del ferro in contrada del Forno.
§~ In dialetto bresciano, Ràsega = segheria, «Sega, strumento di ferro dentato, col quale si dividono i legni. Mulino da sega, edificio dove si segano i legni». Il nome della via è dato dalla presenza - fino alla fine del XVI secolo - della segheria comunale, «Casa, et molino de duoi rothe, con una rassega, et casetta per il molinaro, in cont:a della Rassega».
Rata de Roadìne, strada
È il tratto iniziale, in forte pendenza, di via Monte Marone: è una caratteristica via acciottolata a scalì; giunge fin quasi alla cascina Giardino, dove la salita si addolcisce.
§~ In dialetto bresciano Rata = salita.
Roadìne, vedi cascina Roadìne.
Ratti, via
Oggi è un tratto di via Ronchi che dall’abitato di Pregasso porta alla località Prati.
La denominazione di Strada consorziale dei Ratti è nella mappa del 1842. Nel 1898 è detta Strada consorziale dei Pra.
Ratù, terreno
Terreno della cascina Carai.
Vasta estensione di prato stabile, in forte pendio, con scarsa produzione di foraggio. Per migliorare la fertilità vi si portava a spalle il letame con la gerla, derlèt.
§~ In dialetto bresciano Rata = salita; Ratù è accrescitivo.
Re, le
Oggi è l’uliveto e bosco - mappali 346, 414, 917 - posto tra l’Òpol e Collepiano, a Sud della strada per Zone e di Ragn.
§~ Sebbene del Re sia soprannome di una famiglia Bontempi di Marone, in questo caso - essendo le Re femminile - l’ipotesi è da scartare. È, probabilmente, la riduzione di qualche termine dialettale.
Redondello, contrada Sotto Calpiano detta, terreno
Il toponimo compare nel 1785 ed è relativo a una pezza di terra, a Collepiano, arativa, vitata, olivata e a ciglioni di poco meno di un piò.
§~ In dialetto bresciano, Rotónt = rotondo; Redondèl è il diminutivo della variante Redónt.
Remina, Reména, cascina
Cascine a Sud-Est di Vesto, prossime al confine con Sale Marasino.
Sono i mappali 5199 (quella in basso) e 5306 (in alto).
§~ Remina è toponimo anche nel comune di Sale Marasino e designa la zona limitrofa a Remina maronese.
In latino medievale Remenare, Retertiare = arare, voce del volgo italico, [Du Cange]. Remanentia terrarum = sorta di contratto agrario con cui la terra è data in possesso «jure proprio et perpetuo», [Du Cange].
Gnaga ipotizza dal dialetto Ramène = ramingo, ma non sembra essere voce dialettale; in dialetto bresciano, Remèngh = vagabondo, ramingo; in senso figurato, isolata, fuori mano. In questo ultimo significato, nel 1573 tre appezzamenti sono descritti come «prativa, valliva, remenga», «prativa, guastiva, remenga» e «arad:a, prativa, castigniva et remengaia».
Remina, Reména, contrada
Località a Sud-Est di Vesto, sopra Carai, prossima al confine con Sale Marasino. Vi sorgono le cascine omonime e la cascina Reminina.
Nel 1573, unica citazione, Giovanni Pietro fu Giacomo - che abita in contrada della Fontana - ha, tra gli altri beni, una pezza di terra, indivisa con suo fratello Matteo, «arad:a, olivata, prativa, limitiva con meza stalla dentro per indeviso con Matheo suo fr:ello parte sul Territorio di Maro, et parte di Sale cont:a de Remena [di] pio duoi, tavole ottanta, computando pio uno tavole trenta d’arador». Nel 1641 in un caso è detta contrada di Remina e in 5 contrada di Remena. Nel 1785 è detta Remina.
Remina, via
È la via che da Vesto porta alla località Remina.
Nel 1808 via Remina è detta Strada pubblica detta Seradina e Strada Comunale di Remina.
Reminina, cascina
Cascina a Sud-Est di Vesto, e a Ovest della cascina Remina. Il toponimo è riportato solo nella mappa del 1808.
Oggi è il mappale 5331.
§~ Vedi Remina; Reminina ne è il diminutivo in dialetto.
Repubblica, piazza della
§~ È il nome che prese piazza Vittorio Emanuele (vedi anche piazza della Libertà) dal 1943 al 1945.
Etimologia:
Il toponimo è un palese riferimento alla Repubblica Sociale Italiana.
Ria, la
Terreno in Gariolo.
§~ In dialetto bresciano, Ria = riva del lago, sponda del torrente. Il senso del lemma è quello di punto in cui acqua e terra si incontrano, per cui in questo caso potrebbe essere luogo in cui finisce il prato e inizia il bosco.
Ria del Ghèt, prato
Posto nel mappale 1783 - a Nord-Est della cascina Sèsser e a Sud del Dòs Gargià - il prato segna il limite tra prato e il bosco che dal Dòs Gargià si estende fino a i confini comunali.
Un capanno comunale è denominato Riva del Ghét.
§~ Esiste, in dialetto, la perifrasi Ria del lèt = stradicciola, sentiero.
In dialetto bresciano, Ghèt = rumore, frastuono, fracasso [?].
Ria, la, prato
È il prato della cascina Gas, mappale 5107 e contigui. Tutta l’area tra le cascine Vag, Gas e Dossello a Nord, Colmetto a Est e Stallino a Sud è prevalentemente a prato (7,1 ettari).
Rimesse, contrada
I fratelli Guerini fu Marino, nel 1573 possiedono «Un’altra [pezza di terra] aradora, vidata, limetiva, corniva, et boschiva con una staletta dentro cont:a de Rimesse, à diman, et monte Comune pio duoi tavole settanta, et bosco guast:o, cornivo pio duoi tavole ottanta in tutto pio cinque».
§~ È forse, dal contesto del documento, l’errata trascrizione di Remina; la descrizione corrisponde alla morfologia dei terreni a Est di Remina.
Ringhino, contrada
Località che si confonde e si fonde con la contrada di Carai.
Nel 1641 vi è la contrada del Ringino in cui vi è una pezza di terra «aradora, vidata, olivata in contrada del Ringino […] di tavole trenta quattro».
Nel 1785, in Contrada di Carai, vi è una pezza di terra detta Ringhino.
§~ Ringhini è un cognome di famiglie di Marone e Sale Marasino.
Ringhino, Ringhì, terreno
Campo della cascina Carai: prato pianeggiante particolarmente vocato alla coltivazione della vite.
Ringhino, via
Ringhì, strada comunale del
La via Ringhino inizia all’incrocio tra via Caraglio e via Gandane, attraversa la ferrovia per mezzo del ponticello costruito contestualmente alla linea ferroviaria e sfocia in via Battista Cristini. È poco più di un sentiero acciottolato. Un tempo costeggiava i terreni Bertazzino e Ringhino della cascina Carai.
Risorgimento, via
Da via Roma, costeggia a destra il torrente Bagnadore e giunge fino in via Piazze e via Monte di Marone.
Riva, cascina
Riva, Stalla di, cascina
La cascina (oggi mappale 1640) e i terreni - a Ovest di Croce di Marone - compaiono in tutte le mappe.
Nel 1573 e nel 1641 il Comune di Marone è proprietario di «Un’altra [pezza di terra] boschiva, corniva, guastiva, in cont:a de Soto li Rivi, qual si lassa per far brochi per uso delle posesioni del Comune pio trenta trei».
Nel 1785 un appezzamento di ½ piò a prato e bosco in contrada di Casello è denominato Riva.
§~ In dialetto bresciano, Ria = riva, sponda, ma Ria del lèt = stradina; «Rìa = striscia di terreno sul margine di una scarpata» [Gnaga].
Riva è anche un cognome presente a Marone fin dal 1500.
Rive, contrada di Calpiano e Lodreno detta, terreno
Il toponimo compare nell’estimo del 1785 per denominare un campo a Est di Collepiano, probabilmente in Lóren.
Vedi Loreno.
Roadine, Roadìne, cascine
Nella mappa del 1808 è indicata come cascina Roadine la casa, in Monte di Marone, nel mappale 262; nelle mappe del 1842 e del 1898 la casa è, invece, quella nel mappale 269. Oggi sono, rispettivamente, i mappali 165 e 257 (quella più a Nord).
§~ In latino medievale, Ruata = strada; Roadìne suona come diminutivo, [Gnaga].
Roadine, Roadìne, contrada
Il toponimo compare con varie grafie - tra cui Rovade, Rovadi, Rovadine, Rovadini - in tutti i documenti e indica i campi a Nord di Marone, sul Monte di Marone, fino alla cascina Tezolo.
Robbe e Ceredolo, contrada di Pregasso detta, terreno
Il toponimo ricorre dal 1500 al 1785. La pezza di terra si trova in Ceredolo, tra Ariolo e Pregasso.
§~ Robbe ha etimo oscuro.
Rocca [Grotta, Rota, Scapla], contrada della
Nel 1573 il Comune di Marone possiede «un monte boschivo, vallivo, grottivo, cornivo, negro, cont:a della Rocca, à matt:a il Comune di Sale, à monte la val, pio cinque cento cinquanta»; nel 1641 la stessa è così descritta: « Una pezza di terra corniva, guastiva, et grottiva in contrada, chiamata la Rota, confina […] à mezodi il Comune di Sale, […] et à monte la valle di pio cinque cento cinquanta» e «una pezza di terra corniva, montiva, guastiva, et parte precipitosa, chiamata la Scapla […]. La stima è compresa nella pezza di terra detta la Rota».
Il toponimo è relativo ai boschi - sul versante sinistro dell’Òpol - che dal confine con il comune di Sale Marasino scendono fino all’Òpol e che oggi sono detti Cép, Ruch e Orto.
Il toponimo connota, anche, varie altre pezze di terra, per esempio sempre nel 1573, Pietro Cassia possiede «Un’altra [pezza di terra] arad:a, olivata, prativa, cont:a della Rocha, [che confina] à sera il lago tavole quaranta nove».
§~ In latino medievale, Rocha = Rupes = rocce.
In latino Scabìes, ei = scabrosità, asprezza, ruvidezza, rugosità; nel latino medievale, Scabia = Scabies, [Du Cange]. Dalla conformazione del terreno: la descrizione del 1641 calza a pennello per la Scapla.
Roccolo, strada comunale del
La via si trova a Est di Pregasso. Il toponimo compare nel 1898; oggi è compresa in via Ronchi.
§~ In dialetto bresciano, Ròcol = roccolo, appostamento fisso di uccellagione, con reti verticali collocate in un pergolato a forma di semicerchio o di ferro di cavallo, di solito impiantato in montagna o in zone collinari. Deriva, probabilmente, dal latino medievale Runcare = estirpare erbacce e sradicare piante, disboscare per recuperare terreno per la coltivazione o il pascolo.
Roccolo, terreno
Vi sono, nei documenti, varie località dette Roccolo, a Pregasso, sotto le corne di Remina, a Vesto, a Collepiano in contrada di Castello.
Roccolo, prato
Il roccolo è il prato sul versante Est del Corno dell’Acqua Santa (mappale 1322).
Nell’estimo del 1573 vi è «una peza de terra aradora vidata prativa guastiva corniva pendiva murachiva in contrada de la Casara seu Roncol».
§~ In dialetto bresciano Rócol = roccolo, appostamento fisso di uccellagione, con reti collocate verticalmente in un pergolato a forma di semicerchio o di ferro di cavallo, di solito impiantato in montagna o in zone collinari. Rócol deriva dal latino medievale Roca = luogo posto in alto (dove maggiore è il passaggio di uccelli).
In questo caso, però - essendo la grafia più antica quella di Roncol - potrebbe derivare dal latino medievale Runcare = estirpare erbacce e sradicare piante, disboscare per recuperare terreno per la coltivazione o il pascolo.
Rodel, Rodèl, Rudèl, contrada
La località, ancora oggi denominata Rodèl come nel XVI secolo, è posta tra la ferrovia e via Caraglio, a Sud dell’Aqua Marsa; è un terreno in gran parte pianeggiante coltivata a olivi e orti, con scarpate olivate verso via Caraglio.
Nel 1573 è detta di contrada di Rudel o Rodel. Nel 1641 la denominazione è contrada di Rodel, di Rodella, del Rodello, di Rudel. Nel 1785 è detta contrada di Rodello ma si trova anche Rudello di Sopra alla Strada e Rudello Sotto alla Strada.
§~ Rodèl e Rudèl in Trentino sono diminutivi di Re, Rì = ruscello; la presenza del torrente Valzello, che attraversa la località, sembrerebbe confermare questa etimologia, [Gnaga].
Roma, via
Via Roma è il tratto della S. p. 510 che parte dalla prima galleria a Nord di Marone e arriva fino al ponte sul torrente Òpol.
Nella mappa del 1808 la denominazione è Stradone (dalla chiesa parrocchiale a via Sedesella e via della Cavana). Nel periodo austriaco, con la costruzione della litoranea Marone-Pisogne, porta allo sventramento di una parte del centro storico; la denominazione è, ancora, Stradone (dalla chiesa parrocchiale fino in via Sedesella e via della Cavana). Nella mappa del 1898 la denominazione è via Provinciale (dal ponte dell’Òpol al ponte sul torrente Bagnadore) e Strada provinciale da Iseo a Pisogne.
§~ Toponimo di epoca fascista.
Via Roma è una denominazione urbanistica, la più diffusa nei Comuni d’Italia, assunta di vie rilevanti dopo che, il 1° agosto 1931, Mussolini ordina ai prefetti - e questi poi per via gerarchica ai podestà dei Comuni - di intitolare «una via non secondaria all’augusto nome di Roma», in vista dei festeggiamenti «del decennale dell’era fascista».
Roncal, contrada del
Nel 1573 è una pezza di terra arativa, vitata e olivata di proprietà della Comunità di Marone.
§~ In latino medievale, Runcalia, Runcalis = Ager incultus = campo incolto che va ripulito dalle erbe inutili, dal latino Runcatio, onis, [Du Cange].
Ronchetto, contrada del
Nel 1573, Giovanni Cassia ha «la quarta parte di una pezza di terra arad:a, olivata, prativa cont:a del Ronchetto […] tavole quattro».
§~ Diminutivo di Ronco, vedi Ronchi.
Ronchi, Ruch, cascina
Nel 1573 e nel 1641 si trova «un’altra [pezza di terra] arad:a, vidata, montiva, limetiva, prativa cont:a de Ronch con una staletta dentro».
Nel 1785, Francesco Molinari di Govine è proprietario di «una pezza di terra arradora, vidata, lumettiva, e guastiva [a Pregasso] chiamata il Ronco, con stalla, e fenile […] di piò uno tavole trentasei».
Nel 1808 e nel 1842 la cascina è detta Ronchi e nel 1898 è la cascina edificata in località Prà (ancora oggi è detta cascina Prati). In tutti i catasti ha il mappale 207.
§~ Roncare v. tr. [lat. runcare «sarchiare»]: tagliare, potare, estirpare con la ronca, in genere per mettere a coltivazione un terreno [Devoto-Oli].
«Rónch, Ruch = colle coltivato; in latino medievale Ronchus, Runcus = rovo, pruno, spino, [Du Cange]; Rónch nei dialetti lombardi = vigneto a ripiani, colle a ciglioni. Ronco era il nome dato alle sorti dissodate», [Gnaga].
In latino medievale Runcalis, Roncaria = campo incolto che va ripulito dalle erbe inutili, dal latino Runcatio, onis, [Du Cange]. Mi pare evidente il riferimento alle opere di dissodamento - e quindi non solo di pulizia - che hanno portato, anche a Marone nelle zone ad ampio pendio, alle colture a ciglione (rilievo del terreno al margine di un dislivello o di uno strapiombo, terrapieno; ulivo) e a terrazzamento (vite). Negli estimi e negli atti notarili, il terreno a ciglioni è detto «a limetti, limettivo o lumettivo», dal dialetto bresciano Lömèt, plurale Lömèc' = a lunette (il termine è riferito, anche, ai terrazzamenti); nel 1573 in quattro casi si ha la terra in parte ronchiva e nel 1641, in un solo caso è detto «Una pezza di terra prattiva, et ronchiva» mentre ricorre spesso «Una pezza di terra aradora, vidata, lamitiva, guastiva, et corniva». Nel 1573 i termini lamitiva, limitiva, lumettiva indicano 96 appezzamenti; nel 1641 i termini lamitiva o limitiva, sono riferiti a 128 pezze di terra.
Nel 1573 i terreni in parte guastivi - in dialetto Guàst = guasto, in rovina e Guàsta = Marsa = putredine, acquitrino - sono 191 e nel 1641 sono 159; i terreni in parte cornivi sono, rispettivamente, 105 e 127.
Ronchi, contrada di
Contrada a Est di Pregasso.
Nei documenti si trovano, anche i sinonimi, Ronch, Ronche, Ronco e a Pregasso, in contrada di Ceredolo, vi è una pezza di terra detta Ronchi; Ronco sono, anche, terreni in contrada di Gremone e in contrada di Rudello; inoltre vi è il Ronco di Pres di Commune.
Ronchi, via
Il percorso attuale di via Ronchi, a Pregasso, comprende le antiche vie del Roccolo, dei Prà, del Ruk e della Carità (1898).
Rosine, via
Via Rosine - con vicolo Botto, l’unica via che abbia mantenuto, nel capoluogo il toponimo storico - è la viuzza che dalla piazza Vittorio Emanuele, all’altezza del sagrato, sfocia in via Lungolago Marconi. Nel 1785, Pietro Ghitti - allora proprietario del Vaticano - vi ha una casetta.
§~ In dialetto bresciano, Andà ruz = andare velocemente, per scorciatoia [?].
[Pulvis] Rogia ad tingendum solvere = sciogliere polvere rosea per tingere i panni [Du Cange]; forse vi era una tintoria?
Rosselli, Parco Fratelli
Posto a Sud del torrente Òpol e di via Caduti del mare, confina a Ovest con il lago e a Est con via Battista Cristini. Parco pubblico di circa 5000 mq.
§~ Personaggi storici.
I fratelli Carlo Alberto Rosselli [Roma, 16 novembre 1899 - Bagnoles-de-l’Orne, 9 giugno 1937] e Sabatino Rosselli detto Nello [Roma, 29 novembre 1900 - Bagnoles-de-l’Orne, 9 giugno 1937] furono due importanti figure di politici, giornalisti e attivisti dell’antifascismo italiano, membri del Partito d’Azione. Vissero a lungo in esilio a Parigi e furono uccisi a Bagnoles-de-l’Orne il 9 giugno 1937 da membri della Cagoule, formazione francese di estrema destra, su ordine dei vertici del fascismo italiano.
Rosso del Monte de Maro, contrada del
Il toponimo compare solo nel 1573 e riguarda un appezzamento con cascina in Monte di Marone: «Un’altra [pezza di terra] arad:a, vid:a, olivata, montiva, guastiva, cont:a del Rosso del Monte de Maro, à diman valzello […] con la 4:a parte di una stalla nella pezza di terra pio uno tavole vinti».
§~ In dialetto bresciano, Ròs = mucchio, branco di animali, gregge.
In dialetto bresciano, Rös = Ginestra dei tintori.
Rosso, Rós è, anche, un soprannome.
Rota 1, cascina
La cascina è posta a Ovest della chiesa; è detta, oggi, cascina Rota dei Bortolòc. È il mappale 1624.
§~ Vedi chiesa della Madonna della Rota.
Rota 2, cascina
La cascina è posta a Est della chiesa; è detta, oggi, Rota dei Botasì'. È il mappale 1540.
Le due cascine esistevano già nel 1573, poiché nell’estimo - alla partita di Giacomo Ghitti - si legge: «una pezza di terra arad:a, limitiva, castigniva, guastiva, montiva, cont:a de s:ta Maria con una stalla dentro […] pio trei» e - alla partita degli eredi di Bonfadino Bonfadini - «Un altra arad:a, vid:a, prat:a, guast:a, cont:a di s:ta Maria, con una stalla dentro […] piò cinq. tav:e quaranta».
Rota, contrada della Madonna della
Sono denominati come in contrada della Madonna della Rota i terreni che circondano l’omonimo santuario.
Nel 1641 nelle località vi è un appezzamento detto la Costa e nel 1785 uno detto il Prato.
Ruch, bosco
Bosco, mappali 1551 e parte Ovest di 1244, di fronte alla Madonna della Rota, sulla sinistra dell’Òpol
§~ Deriva dal latino medievale Runcare = estirpare erbacce e sradicare piante, disboscare per recuperare terreno per la coltivazione o il pascolo: ancora negli anni ’50 del Novecento era zona di pascolo. Il significato di Ruch è ambiguo, da colle coltivato a pendio e spesso variante di Còsta.
Ruch, bosco
Porzione di bosco (mappale 1543) a Sud della cascina Rota dei Bortolòc'.
Ruch de Guì, prato
È il mappale 1215, prato a Nord della Strada del Monte e di Guì.
§~ In dialetto bresciano, Rónch = poggio, colle coltivato. Il lemma Ruch è riportato solo nel vocabolario del dialetto di Gabriele Rosa. Il significato è di terreno in pendenza, generalmente a prato, dal latino medievale Runcare = estirpare erbacce e sradicare piante, disboscare per recuperare terreno per la coltivazione o il pascolo. Negli estimi sono numerosi gli appezzamenti ronchivi, per esempio nel 1573 «un’altra [pezza di terra] arad:a, vid:a, limetiva, corniva […] pio uno computate tavole dieci di ronco [in questo caso, 330 m2 disboscati, ndr]».
Ruk, strada consorziale del
La Strada consorziale del Ruk parte dal lato Est di Pregasso (oggi è via Ronchi) costeggia la località Ruk e sale verso monte, si innesta in via Roccolo e poco dopo riprende il nome per passare davanti alle cascine Afra e Ranch di sotto e, si innesta, infine, nella Strada comunale dei Prà da Gambalone a Ruk.
§~ Vedi Rango e Ronchi.
Runchitì, prato
Prato con macchie di alberi - mappale 1545 - a Nord della cascina Rota dei Bortolòc'.
§~ Diminutivo di Rónch = poggio, colle coltivato.
Ruota di san Carlo, località
Roccia a forma di ruota nel mappale 1248.
A questo masso si riferisce la leggenda del Corno dell’Acqua Santa (vedi).