La famiglia dei Cristini Signorelli dal secolo XVII ai Cristì de Sóta o i Brűsacc e ai Cristì de Sűra.

Le prime notizie certe relative alla famiglia Cristini detta Signorelli si trovano nell’estimo del 1641: «Giaccomo q. Battista Chrestino [possiede] una casa di corpi duoi terranei con stalla, fenile sopra con un poco di corte avanti in contrada di Pregazzo…»

Descrizione

La famiglia dei Cristini Signorelli dal secolo XVII ai Cristì de Sóta o i Brűsacc e ai Cristì de Sűra.

La famiglia dei Cristini Signorelli dal secolo XVII ai Cristì de Sóta o i Brűsacc e ai  Cristì de Sűra.

 

Negli anni 1935-1940 (anni del maggior sviluppo dell’azienda) la ditta Fratelli Cristini fu Rocco detti Cristì de Sűra era proprietaria dei seguenti immobili:

 

via

 

natura e destinazione dei fabbricati piani vani n° da mappa
Mulini di Zone 95 mulino da grano ad acqua 1 2 3281
Mulini di Zone 95 casa annessa 2 5 3282
Ponzano 90 follo da coperte con turbina idraulica 1 4 1118

13891

Ponzano 90 casa annessa 3 14   13892
Ponzano 90 zerbo = = 116
Ponzano 89 casa 3 9 317
Ponzano ? Filatura e Ciodére ? ? 361, 362 e 365
Mulini 99 officina elettrica 2 4 3181
Mulini 99 follo da coperte con casa 2 3 3182
Mulini 68 filatoio di lana 2 2 149
Mulini 66 casa annessa 2 14 1561
Forno 96 setificio (fabbrica coperte di lana) 5 30 96

 

Nello stesso periodo la ditta F.lli Cristini fu Andrea detti i Cristì de Sóta o i Brűsacc è proprietaria dei mappali  113, 1141, 117 e 272.

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Le prime notizie certe relative alla famiglia Cristini detta Signorelli si trovano nell’estimo del 1641: «Giaccomo q. Battista Chrestino [possiede] una casa di corpi duoi terranei con stalla, fenile sopra con un poco di corte avanti in contrada di Pregazzo […] con tavole trei di terra hortiva appresso dette case», paga un livello perpetuo alla parrocchia di Marone su un capitale di 30 lire; possiede inoltre due stalle - una in Gambalù e l’altra in Aiguine - e ha terreni per un’estensione di 5,60 piò (1,87 ettari), suddivisi in 20 appezzamenti. Nel 1641 ha 44 anni e vive con la moglie e i due figli Giovanni Battista (6 anni) e Antonio (5).

Nel Libro per le Famiglie i Signorelli iniziano con Giacomo fu [Giovanni?] Battista di Pregasso che è coniugato con Elisabetta Guerini dei Carossa.

Scarica il Libro per le Famiglie del parroco Giorgio Buscio a questo link: Libro delle Famiglie

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I figli sono di Giacomo sono:

  • Pietro [1677-?] che si separa e va a vivere ad Ariolo, famiglia n° 7 Ariolo pagina 160 del Libro per le Famiglie del parroco Buscio, famiglia nucleare che si estingue nel 1820 con la morte di Giovanni Battista «figlio amente [demente, ndr]» di Pietro q. Marino q. Pietro;
  • Giovanni [1683-?] che - pur allontanandosi dalla casa paterna, costituendo la famiglia nucleare detta del Pastore - vive a Pregasso, famiglia n° 3 di Pregasso pagina 94, che si estingue nel 1800 con la morte di Giuseppe q. Giovanni;
  • Giacomo [1691-?] che si trasferisce a Ponzano e continua la famiglia che, da un certo momento, sarà detta della Virginia;
  • Francesco [1699-?], famiglia n° 13 di Pregasso pagina 108, separandosi dalla casa paterna dopo il matrimonio con Santa Ghitti del Gotard, costituisce la famiglia sempre nucleare dei Margiacomo di cui si hanno notizie per quattro generazioni e che si estingue con la morte del celibe Francesco primogenito di Battista q. Marco Giacomo (da cui il soprannome) q. Francesco;
  • Antonio [1681-?] e Battista [1686-?] vivono nella casa paterna.
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Nel 1785 Faustino q. Giacomo dei Signorelli - unico figlio di Giacomo e di una certa Fiore di Sale Marasino, famiglia n° 12 di Ponzano pagine 189, 200, 201, 202 - possiede una porzione della casa di Pregasso e dell’orto, una casa con orto a Ponzano del valore di 52 lire - acquistata dal «s.r Pietro Ghitti q.m s.r Gio: Paolo» - e 122 tavole di terreno (1,22 piò).Faustino [1725-1803] si sposa in prime nozze con Virginia Facchi di Villongo da cui ha l’unico figlio, Giacomo, e in seconde nozze, quando ha 69 anni, con Domenica Pianetti di Sarnico, da cui non ha figli: da questo momento gli eredi della famiglia dei Signorelli di Faustino sono chiamati della Virginia, dal nome della prima moglie.

Giacomo di Faustino ha nove figli - di cui tre femmine e l’ultimogenito nato morto - che nascono dal suo matrimonio con Giovanna figlia di Matteo Guerini dei Matteo; il primogenito Giovanni Battista è il padre di Luigi [1812-?], che giovanissimo pare iniziare, verso il 1823, la produzione di coperte. La parentela tra Giacomo Cristini e Matteo Guerini non è certo estranea alle future sorti laniere delle due famiglie.

Scarica l’albero genealogico dei Cristini detti Signorelli a questo link: cristini-signorelli-ponzano-albero-genealogico

Quattro generazioni di imprenditori tessili

Le prime informazioni sull’attività laniera della famiglia Cristini risalgono agli anni Venti dell’Ottocento e si riferiscono a Luigi Cristini fabbricatore di coperte e panni: «[…] Per risalire agli inizi della fabbricazione delle coperte di lana bisogna partire dal 1823 col bisnonno Luigi che dette inizio a questa attività con la sola follatura delle coperte» [testimonianza di Giuseppina Cristini, Pina Cavallari]. La data pare inesatta poiché Luigi ha solo 11 anni; è più probabile che a quell’età egli abbia iniziato a lavorare presso un follo che, in seguito, sia divenuto di sua proprietà.

Al momento dell’Unità d’Italia (Luigi Cristini ha 49 anni) la sua impresa si è sicuramente sviluppata, anche se non si può ancora parlare di industria: nel 1863 acquista 72 quintali di lana (valore 16675 lire) e produce 47 quintali di coperte, corrispondenti a circa il 25% della produzione maronese di coperte (l’altro produttore, di poco maggiore, è Giambattista Cuter; nel 1863 a Marone si lavoravano, nelle due principali fabbriche, circa 200 quintali di lana).

Nel 1863 gli 11 fabbricatori di coperte maronesi producono complessivamente – con 18 telai mossi da uomini – 1500 coperte all’anno e il Cristini dovrebbe produrne circa 375 (poco più di una al giorno): è evidente che la sua è una produzione effettuata su basi famigliari. La Relazione unitaria sullo stato dell’economia mondiale riferisce che i produttori di coperte «non si possono dire industrianti, ma piuttosto esercitanti un’arte e anche saltuariamente e quando spira buona aria». La tessitura delle coperte da parte della ditta di Luigi Cristini avviene (probabilmente) nel mappale 362 (il fabbricato in Seredolo a Ponzano, poi detto Ciódere) o nella casa di famiglia ed è, presumibilmente effettuata da Luigi stesso, coadiuvato dai tre figli maschi, Giovanni, Giovanni Battista Andrea e Rocco Giosuè.

Nel 1867 Luigi acquista i mappali 357 (filatoio a Ponzano, adiacente all’abitazione di famiglia) 323 e 348 (gualchiera ai Molini di Zone, la Machina) e 363 (Seredolo a Ponzano, poi detto Ciódere, che in parte diventerà poi, con il 362, un unico mappale, il 361).

 

Nel 1895 nasce la ditta F.lli Cristini & C., con soci i fratelli Giovanni Battista Andrea, Giovanni e Rocco Giosuè Cristini, figli di Luigi, e il commerciante bresciano di lane Agostino Benassaglio, che nel 1901 diviene F.lli Cristini fu Luigi, dopo l’abbandono della società da parte del Benassaglio.
Le sedi delle varie lavorazioni della ditta F.lli Cristini & C. sono sparse tra Ponzano e i Mulini di Zone.

Giovanni Battista Andrea decede nel 1906: la società  F.lli Cristini & C. è continuata – senza variazioni dello stato societario e quindi in modo irregolare – da Rocco Giosuè Cristini e da Romualdo, Giuseppe e Luigi Cristini, figli di Giovanni Battista Andrea. Per questa ragione, nel 1911, il Tribunale di Brescia decretava lo scioglimento della ditta, nominando Bonomo Sbardolini quale liquidatore.

Nel 1907 gli eredi di Giovanni Battista Andrea e Luigi Cristini acquistano i mappali 113, 1141, 117 e 27 a Marone («Opificio per filatura e scardassatura della lana, torchio da olio e locali annessi, locale con motore elettrico» dove, probabilmente, avviene anche la tessitura delle coperte).
Negli anni a seguire sorgono contenziosi tra i due rami della famiglia, con contestazioni reciproche sui reciproci diritti sul patrimonio sociale.
Nel 1912 muore Rocco Giosuè e a lui subentrano i figli Luigi, Faustino, Battista Tito (Giuseppe Gepe è ancora minorenne).

Nel Gennaio 1913 – con atto formalizzato il 15 febbraio dello stesso anno – i cugini fu  Giovanni Battista Andrea e fu  Rocco Giosuè Cristini giungono a un concordato con il quale si suddividono le proprietà al 50%.

Scarica il preliminare a questo link: 1913-gennaio-preliminare
Scarica la trascrizione del preliminare a questo link: 1913-gennaio-trascrizione-preliminare
Scarica il concordato a questo link: documento-15-febbraio-1913

A Romualdo, Giuseppe e Luigi Cristini, figli di Giovanni Battista Andrea, sono assegnati i beni che erano già loro proprietà per ¾, ovvero i mappali 40, 113, 1141, 1143, 117 e 272:

  1. «Opificio per filatura e scardassatura della lana, torchio da olio e locali annessi in Marone via Provinciale civico n 21 di piani 5 vani 34 in mappa nuova ai numeri 113, 1141, 117 e 272 con reddito imponibile di lire 852,67.
  2. Portico, loggia e portichetto in Marone al mappale numero 1143 di piani 2 vani 3 imponibile lire 75.
  3. Motore elettrico di 10 HP compreso nel numero 272 imponibile al Lire 40.
  4. Magazzino o ripostiglio di vani 1 piani 1 in mappa sotto parte del numero 40 con l'imponibile di lire 15.

Quota già ricevuta in anticipo lire 82314,35
Totale 113214,35
Pagherà a conguaglio al Piede II 6918,82
Tornano presenti lire 106295,53».

E  a Cristini Giuseppe, Luigi, Romualdo, Paola ed Elisabetta fu Giovanni Battista Andrea proprietari e Pennacchio Lucia fu Pietro usufruttuaria in parte i terreni:

  1. «Mappale 1124 are 31,40 rendita lire 15,60 valore lire 2000 in Grumello
  2. Mappale 569 e 632 aree 53,70 rendita lire 27,25 valore lire 3500 in Pregasso.
  3. Mappale 913 aree 9,80 rendita lire 7,35 valore lire 700 detto Cola Colpiano.
  4. Mappale 503/504 are 17,70 rendita lire 17,70 valore lire 1100 detto Baravalle sotto sopra.
  5. Mappale 519 are 15,50 rendita lire 15,50 valore 1600 detto Mulz».

Sono assegnati a Cristini Luigi, Faustino, Battista, Catterina, Paola, Giuseppe e Orsolina fu Rocco Giosuè proprietari, Cabona Catterina fu Battista usufruttuaria in parte.

Immobili in Marone

  1. Casa di abitazione a Ponzano al civico n 88 di piani 2 vani 7 in mappa al numero 361 con l'imponibile di Lire 97,50.
  2. Follo da coperte, filatura e scardassatura della lana ai Molini di zone al civico numero 98 di piani 3 vani 10 in mappa ai numeri nuovi numeri 323 e 348 con rendita imponibile di lire 420 valore lire 20.000.
  3. Follo per coperte di lana in Ponzano di piani 1 vani 1 in mappa al numero 316 con l'imponibile di lire 100 valore lire 3400.
  4. Casa a Ponzano al civico n 76 B piani 1 vani 2 in mappa al numero 216 con reddito imponibile di lire 7,50 valore lire 300.
  5. Casa a Ponzano al civico n 87 piani 2 vani 8 in mappa al numero 357 con reddito imponibile di lire 12,50 valore lire 2200.
  6. Casa di abitazione a Ponzano civico numero 84 piani 1 vani 3 in mappa al numero 1392 sub 2 con l'imponibile di lire 12 valore lire 300.
  7. Casa da affitto con orto a Ponzano di piani 3 vani 6 in mappa ai numeri 355 e 359 con l'imponibile di Lire 67,50 valore lire 3100.

Terreni

  1. Mappale 378 e 369 aree 17 rendita lire 62,05 valore lire 4900 detto Guadai.
  2. Mappale 363/365 aree 31,80 rendita lire 17,22 valore lire 2000 detto Seredolo.
  3. Mappale 1282 aree 15,40 rendita lire 6,47 valore lire 1100
  4. Mappale 1238 are 33,40 rendita lire 10,02 valore lira 700 detto Ronco.
  5. Mappale 436 are 2,60 rendita lire 2,60 valore lire 200 detto Orto Folèt.
  6. Mappale 257 aree 1,80 rendita lire 0,59 valore vive 200 detto Benedetti.

Immobili in comune di Zone.

  1. Mappale 1215 ha 112 rendita lire 33,60.
  2. Mappale 1216 ha 50 rendita lire ...
  3. Mappale 1292 are 5,50 rendita Liv 1,77
  4. Mappale 2055 art 10 rendita lire 5,10
  5. Mappale 2087 are 27,50 rendita lire 8,79
  1. Macchinario valore lire 5000.

Credito verso il Comune di Bergamo per casetta espropriata lire 1200.
Denaro presso liquidatore lire 29245,35.
Quota già ricevuta in anticipo da Rocco Cristini 73533,36.
Totale lire 199370,71
A conguaglio del Piede 1 lire 6913,82
Totale lire 106295,53».

Nascono così le ditte F.lli Cristini fu Rocco e F.lli Cristini fu Andrea. La prima mantiene invariata la ragione sociale fino al 1945 circa, quando si fraziona nelle ditte F.lli Cristini fu Rocco di Luigi e Manifattura Lane di Fausto Cristini.
La ditta  F.lli Cristini fu Rocco – i proprietari sono chiamati Cristì de Sűra continua la produzione di coperte tra Ponzano e i Mulini di Zone fino al 1927, anno in cui i fratelli Cristini fu Rocco Giosuè acquistano il mappale 96, dove collocano gran parte della produzione.

Nel 1913 un incendio devasta i mappali  113, 1141, 117 e 272 (acquistati nel 1907, in parti uguali, da Rocco Giosuè e dai tre figli di Giovanni Battista Andrea): da questo momento i Cristini fu Giovanni Battista sono soprannominati i Cristì de Sóta o i Brűsacc. La ditta  F.lli Cristini fu Andrea operante a Marone cessa l’attività e si scorpora nel 1914: da essa nascono il feltrificio di Fiorano al Serio (Bergamo) – è acquistata la Società Francesco Fogliardi (già Società Pietro Bombardieri) e nasce la ditta S. A. Giuseppe Cristini che è tuttora in attività (Giuseppe detto Pinòto muore nel 1929: la proprietà passa ai fratelli Romualdo e Luigi) – e il Lanificio del Sebino, con sede ove vi era il lanificio di Bonomo Sbardolini (che fu poi acquistato nel 1921 dalle Industrie Tessili Bresciane).

La ditta F.lli Cristini fu Andrea di Marone è ricostituita nel 1929 e chiude definitivamente dopo l’alluvione del 1953 (le maestranze sono, in parte, assunte dal feltrificio di Fiorano).
La ditta S. A. Giuseppe Cristini produce feltri per cartiera e la ricostituita F.lli Cristini fu Andrea coperte (della ditta fanno parte tutti i figli superstiti di Giovanni Battista Andrea: Romualdo, Luigi e le sorelle Paola ed Elisabetta).

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