Mio bisnonno Francesco Defendente Ghitti è nato a Marone il 14 maggio 1868, figlio di Davide Ghitti (Marone, 1818 - ?) e di Rosa Ziliani (Marone, circa 1843 - ?).
Non sappiamo se abbia avuto fratelli.
Secondo informazione trasmessa oralmente, ancora piccolo, sarebbe emigrato in Svizzera con uno dei suoi zii. Sarebbe lì che ha studiato cucina prima di emigrare in Argentina.
Non sappiamo esattamente quando Francesco sia emigrato dall’Italia, ma nel 1889 era già a Buenos Aires, dove era conosciuto con la versione spagnola del suo nome: Francisco.
Ha fatto lo chef e, con il tempo, si è dedicato anche all'acquisto e alla vendita di immobili.
A 21 anni, nel 1889 si è sposato con una francese chiamata Elisa Paris-Laplace (Pau, 1869 - Buenos Aires, 1910), morta prematuramente di miocardite e polmonite.
Secondo il censimento argentino del 1895, la coppia Ghitti- Paris-Laplace ha avuto un figlio prima del 1895, probabilmente morto fra il 1889 e quello stesso anno.
A 42 anni, nel 1910, dopo la morte di sua prima moglie, Francesco si è sposato con la mia bisnonna, Magdalena Aramburu (Buenos Aires, 1882-1977), argentina figlia di uno spagnolo basco e una francese.
La coppia Ghitti-Aramburu è vissuta a Buenos Aires nei quartieri di Barracas, Palermo e Recoleta, e ha avuto tre figli: Francisco David Ghitti (Buenos Aires, 1911-1932), Magdalena Elsa Ghitti (Buenos Aires, 1914-1914) e mio nonno Hugo Saúl Ghitti (Buenos Aires, 1916-1983).
Sfortunatamente, soltanto Hugo ha raggiunto l'età adulta. I primi due figli sono morti prematuramente: David a 20 anni, di tubercolosi, ed Elsa soltanto una settimana dopo la nascita, di atresia esofagica.
Francesco parlava ai suoi figli della casa della sua infanzia in Italia, gli diceva che era vicina al lago. Parlava lo spagnolo con accento francese, lingua che avrebbe imparato nei suoi anni in Svizzera.
Secondo quanto dicevano i miei nonni Hugo e María Díaz, Francesco ha fatto lo chef in importanti occasioni. Per esempio, nel 1925 durante la visita in Argentina di Edward il Principe di Galles e, nel 1934, del Cardinale Pacelli, futuro Papa Pio XII, per celebrare il Congresso Eucaristico Internazionale.
Ha abitato a Buenos Aires fino al 1944, quando è morto di cancro all'esofago a 76 anni.
